Cosa si è detto all’incontro promosso dall’Odg Toscana e Corecom Toscana dal
titolo: “tempo di elezioni: legge sulla Par Condicio nelle radio e Tv Toscane”
all’interno dalla sala Oriana Fallaci della Provincia di Firenze:
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domenica 20 gennaio 2013
sabato 8 dicembre 2012
SE TI DICO SIENA?
Incrociando dentro e fuori le mura personaggi noti a livello nazionale, mi sono sempre chiesto che ricordi gli avrà lasciato la nostra Città, cosa li avrà colpiti di più, quale pensiero gli verrà in mente quando sentono la parola SIENA.
Con l'intento di togliermi questa curiosità inauguro "SE TI DICO SIENA?" L'intervista "mono-domanda" che ha come unico scopo quello di conoscere l'idea di Siena che si portano dietro le persone.
Il primo a rispondere è Vittorio Zucconi, direttore di LaRepubblica.it, intervistato negli studi romani della "sua" Radio Capital:
sabato 22 settembre 2012
Cosa succede in città!
Parte un nuovo esperimento informativo. Una video-rubrica che vuole essere un concentrato di informazione. Una mini-inchiesta sui fatti della città di Siena, raccontati attraverso la rassegna stampa. Nasce oggi "Cosa succede in città"!
mercoledì 13 giugno 2012
La politica fuori dalle banche? Impossibile senza modifica statuto MPS
Le recenti
dichiarazioni del sindaco dimissionario Ceccuzzi, presente all’ultimo evento
organizzato dal PD, al Santa Maria della Scala, fanno riflettere sulle novità
che potrebbero coinvolgere Siena nei prossimi mesi; egli afferma infatti: “la
politica deve star fuori dalle banche”. Innegabile la validità del
ragionamento. Di conseguenza ci si chiede: ma come ha fatto la politica ad
essere così presente nella nostra banca? Uno degli strumenti fondamentali è stato la Fondazione Monte dei Paschi di
Siena, la quale ha potere decisionale sulle nomine del CdA della banca,
possedendone le azioni. Ma la questione non si spiegherebbe qui: tutte le
fondazioni hanno questo potere. L’anomalia sta nel fatto che la nostra
Fondazione è l’unica in Italia ad essere così tanto controllata (ovvero
nominata), dalla politica. Infatti analizzando gli statuti delle 88 Fondazioni
Bancarie Italiane (fonte ACRI - Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio
Spa), emerge un dato nettamente superiore alla media: il numero di nomine
spettanti al Sindaco di Siena nella Deputazione Generale della Fondazione MPS.
Verificando le procedure di nomina degli 88 Odi
(Organi di indirizzo), quella con il maggior numero di nomine a carico di
un singolo Comune, risulta la Fondazione MPS (50% del totale), con 8 membri
nominati da un solo sindaco (di cui uno d’intesa con la Camera di Commercio).
Caso unico in Italia, dove il numero massimo di nomine spettanti ad un singolo
Comune è 5, in media 1,8 nomine. Negli Odi delle Fondazioni, per l’importanza
decisionale che ricoprono nella gestione dei fondi da destinare alla comunità e
per il forte legame con il territorio, le nomine spettano ad enti e
associazioni del luogo, solitamente “polverizzate”, in modo che nessuno abbia
il controllo totale del suddetto organo: in media il numero di componenti degli
Odi è di 18 membri e quasi ogni membro proviene da una realtà diversa. Spesso
delle nomine spettano agli Ordini Professionali, alle Università, alla
Misericordia, alle Accademie culturali e alle Diocesi; ma figurano anche
Comunità Ebraica, Sovrintendenza e Consiglio dei dirigenti scolastici. Dunque,
in genere, una presenza molto più frammentata, rispetto alla nostra Fondazione;
ciò senza considerare le nomine che spettano alla Provincia, altre 5, che
portano la politica ad avere l’81% del potere decisionale, ovvero 13/16
dell’Odi. Allora come interrompere il circolo vizioso politica-fondazione-banca?
L’unico strumento possibile è la modifica dello Statuto della Fondazione e
dello Statuto Comunale, che concedono i suddetti poteri di nomina, e tutto ciò
che ne consegue.
giovedì 10 maggio 2012
Blitz a Siena, il sunto
Mercoledì 9 maggio
Cosa è successo
38 decreti per 64 perquisizioni e 147 uomini della Guardia di Finanza impiegati tra Rocca Salimbeni, Palazzo comunale e alla sede della Provincia. Tre i pm titolari dell'inchiesta : Antonino Nastasi, Nicola Marini e Aldo Natalini.
Sono stati tutti bloccati i computer della Direzione generale di Banca Monte dei Paschi. La Guardia di finanza ha infatti fermato il server a cui fanno riferimento.
Tra le perquisizioni, l'abitazione e gli uffici senesi e romani di Giuseppe Mussari - che non è indagato - , l'abitazione e l'ufficio di Gabriello Mancini, la casa di Antonio Vigni, e di Claudio Pieri, attuale direttore generale della Fondazione Mps e di altri dirigenti sia della Fondazione sia della Banca.
I magistrati indagano ipotizzando come reati la «manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta (1) e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi (2)»
1) Primo filone d'inchiesta: manipolazione del mercato
Quanto alle manipolazioni di mercato, che è il vecchio reato di aggiotaggio, tutto risale alle segnalazioni alla magistratura dell’Autorità guidata da Giuseppe Vegas sull’andamento del titolo Mps il 9 gennaio scorso, quando dopo un tonfo di quasi il 14% è rimbalzato quasi di altrettanto.Il sospetto, che la magistratura dovrà appunto verificare, è che si sia trattato di un rialzo «guidato» dalla stessa banca e dal suo maggiore azionista per evitare di appesantire le garanzie date su prestiti contratti con altre banche.
2) Secondo filone d'inchiesta: Antonveneta
Non si tratta di un’indagine sull’adeguatezza o meno del prezzo pagato, giudicato già a suo tempo troppo alto, ma sulla correttezza di un’operazione particolare, l’emissione «fresh», e di un prestito da un miliardo con JpMorgan sul quale i responsabili dell’istituto senese messi sotto inchiesta avrebbero mentito alla Banca d’Italia che aveva a riguardo posto molti paletti.
In particolare, come rivela la Procura di Siena, nelle comunicazioni alla Vigilanza del 23 settembre e del 3 ottobre 2008 avrebbero mentito nel dire che ci sarebbe stata la restituzione del capitale, condizione invece richiesta da Palazzo Koch guardando all’adeguatezza del capitale della banca.
Cosa è successo
38 decreti per 64 perquisizioni e 147 uomini della Guardia di Finanza impiegati tra Rocca Salimbeni, Palazzo comunale e alla sede della Provincia. Tre i pm titolari dell'inchiesta : Antonino Nastasi, Nicola Marini e Aldo Natalini.
Sono stati tutti bloccati i computer della Direzione generale di Banca Monte dei Paschi. La Guardia di finanza ha infatti fermato il server a cui fanno riferimento.
Tra le perquisizioni, l'abitazione e gli uffici senesi e romani di Giuseppe Mussari - che non è indagato - , l'abitazione e l'ufficio di Gabriello Mancini, la casa di Antonio Vigni, e di Claudio Pieri, attuale direttore generale della Fondazione Mps e di altri dirigenti sia della Fondazione sia della Banca.
I magistrati indagano ipotizzando come reati la «manipolazione del mercato ed ostacolo alle funzioni delle autorità di vigilanza in relazione alle operazioni finanziarie di reperimento delle risorse necessarie alla acquisizione di Banca Antonveneta (1) e ai finanziamenti in essere a favore della Fondazione Monte dei Paschi (2)»
1) Primo filone d'inchiesta: manipolazione del mercato
Quanto alle manipolazioni di mercato, che è il vecchio reato di aggiotaggio, tutto risale alle segnalazioni alla magistratura dell’Autorità guidata da Giuseppe Vegas sull’andamento del titolo Mps il 9 gennaio scorso, quando dopo un tonfo di quasi il 14% è rimbalzato quasi di altrettanto.Il sospetto, che la magistratura dovrà appunto verificare, è che si sia trattato di un rialzo «guidato» dalla stessa banca e dal suo maggiore azionista per evitare di appesantire le garanzie date su prestiti contratti con altre banche.
2) Secondo filone d'inchiesta: Antonveneta
Non si tratta di un’indagine sull’adeguatezza o meno del prezzo pagato, giudicato già a suo tempo troppo alto, ma sulla correttezza di un’operazione particolare, l’emissione «fresh», e di un prestito da un miliardo con JpMorgan sul quale i responsabili dell’istituto senese messi sotto inchiesta avrebbero mentito alla Banca d’Italia che aveva a riguardo posto molti paletti.
In particolare, come rivela la Procura di Siena, nelle comunicazioni alla Vigilanza del 23 settembre e del 3 ottobre 2008 avrebbero mentito nel dire che ci sarebbe stata la restituzione del capitale, condizione invece richiesta da Palazzo Koch guardando all’adeguatezza del capitale della banca.
martedì 8 maggio 2012
FMPS l'unica in Italia con così tanto potere al Comune
Studio sulle Fondazioni Bancarie Italiane
Analizzando gli statuti delle 88 Fondazioni Bancarie
Italiane (fonte ACRI - Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa),
emerge un dato nettamente superiore alla media: il numero di nomine spettanti
al Sindaco di Siena, nella Deputazione Generale della Fondazione Monte dei
Paschi.
Verificando le procedure di nomina degli 88 Organi di
Indirizzo delle Fondazioni (Odi), quella con il maggior numero di nomine a carico di un singolo Comune, risulta la
Fondazione MPS (50% del totale), con 8 membri nominati da un solo Sindaco (di
cui uno con la Camera di Commercio). Caso unico in Italia, dove il numero
massimo di nomine spettanti ad un singolo Comune è 5 (graf. 1), e la media è
1.8 nomine (10 % del totale, graf. 3).
Grafico 1 |
Il sistema appare come una mosca bianca. Infatti negli Odi
delle Fondazioni, proprio per l’importanza decisionale che ricoprono nella
gestione dei fondi da destinare alla comunità, vi sono sempre nomine che
esprimono competenze ed interessi diversi. In media il numero di componenti
degli Odi è di 18 membri e quasi ogni membro proviene da una realtà diversa: spesso
delle nomine spettano agli Ordini Professionali, alla Misericordia, ad Enti Provinciali
od Accademie. Oltre a questi, ci sono anche le Amministrazioni Comunali, evidentemente
legate alle Fondazion. Talvolta non è un solo Comune, come a Siena, ad avere
l’incarico di nominare, ma più Comuni.
La media della presenza complessiva dei Comuni nelle
Fondazioni è del 20% sul totale, al massimo 42%. Questo valore, anche se
espressione congiunta di più Amministrazioni Comunali, si avvicina a quello del
Comune di Siena, al 50% sul totale (Graf.2 ).
Grafico 2 |
PERCENTUALE DI NOMINE
IN MANO AD UN SOLO COMUNE, RISPETTO AL TOTALE
MEDIA ITALIANA 11%
Grafico 3 |
FMPS 50%
sabato 5 maggio 2012
Corte dei Conti sul bilancio senese
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